Io, venditore
io, venditore di fumo,
come poeta,
per giudizio
del freddo Capitale
o ginnico parolaio,
ad udir barbe erudite
che fan l’amore
col Devoto-Oli
o vana entità del mondo
per gli strateghi del sociale,
ma in quale modo,
se non in poesia,
render potrei
il tumulto dei ricordi,
l’altalena dei miei dubbi,
l’estetismo dell’amore?
E allora fo
voli pindarici,
brutti o belli che siano,
che son io a rimetterci
con la pelle e i sogni…
“tanto ci sarà sempre
un teorete, un Bertoncelli,
un prete
a sparare cazzate”
(Io, venditore - Mario Vecchione (dall’Avvelenata di F. Guccini”)
Post a Comment