La casa
Costruiscono una casa a mezzo isolato di distanza
e io sto qui seduto con le tende abbassate a sentire i rumori,
i martelli che piantano i chiodi, toc toc toc toc,
e il canto degli uccelli, e toc toc toc toc,
e vado a letto, mi tiro le coperte fino al mento;
la stanno costruendo da un mese, presto avrà chi l'abita...
dormendo, mangiando, amando, girando qua e là,
ma chissà come, adesso non è giusto, mi sembra una follia;
gli uomini camminano sul tetto con la bocca piena di chiodi
e io leggo di Castro e di Cuba, e la sera le passo davanti
e la casa ha le costole visibili
e dentro vedo gatti che camminano
come camminano i gatti,
e poi passa un ragazzo in bicicletta,
e la casa non è ancora finita
e la mattina gli uomini saranno di ritorno girando intorno alla casa
con i loro martelli,
e mi sembra che la gente non dovrebbe più costruire case,
mi sembra che la gente dovrebbe smettere di lavorare e sedere in stanzette al primo piano
sotto luci elettriche senza riparo;
mi sembra che ci siano molte cose da dimenticare
e molte da non fare
e nei drugstore, nei market, nei bar,
la gente è stanca, non ha voglia di muoversi e la sera io sto là in piedi
e guardo attraverso questa casa
e la casa non ha voglia di essere costruita;
tra i suoi fianchi vedo i colli purpurei
e le prime luci della sera,
e fa freddo
e mi abbottono la giacca
e sto là a guardare attraverso la casa
e i gatti si voltano a guardarmi
finché non mi sento in imbarazzo
e riprendo il marciapiede verso il Nord
dove comprerò
sigarette e birra
e ritornerò nella mia stanza.
(Charles Bukowski)
Quanto amo quei tetti di paglia!
Shoot by Elisa | October 29, 2006 1:13 am
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